La San Vincenzo de' Paoli fu fondata il 23 aprile 1833 da un gruppo di sette giovani universitari parigini su iniziativa di Federico Ozanam (1813 - 1853), allo scopo di aiutare le numerose persone nell'indigenza nella Parigi di quell'epoca. La società si ispirava ai pensieri e all'opera di San Vincenzo de' Paoli, conosciuto allora come il "padre della carità" per il suo impegno verso i poveri, che ne divenne dunque il "padre spirituale".
San Vincenzo de' Paoli
Vincenzo de' Paoli nacque il 24 aprile 1581 a Pouy in Guascogna da famiglia estremamente modesta. Fino a 15 anni fece mestieri umili per sostenere la famiglia, poi nel 1595 lasciò Pouy per entrare in collegio.
Dotato di acume straordinario completò i suoi studi all'università di Tolosa, dove si laureò in teologia all'età di 23 anni, ma ancor prima riuscì a farsi ordinare prete.
Nel 1605 cadde schiavo dei turchi e rimase prigioniero per oltre due anni, prima di riuscire a convertire il suo ultimo padrone e tornare in patria.
Dopo alcuni anni di stenti riuscì a farsi nominare parroco di Clichy nel 1612. Qui incontrò Pierre de Bérulle, che lo accolse nel suo Oratorio e lo formò alla spiritualità. In questo periodo cominciò ad insegnare il catechismo e a dedicare tempo ad opere caritatevoli, a sostegno dei poveri della società francese dell'epoca.
Nel 1617 fondò la "Congregazione della Missione" i cui membri, per lo più preti, rinunziarono alle cariche ecclesiastiche, per predicare nei villaggi di campagna, occuparsi dell'assistenza spirituale dei forzati e insegnare il catechismo nelle parrocchie.
Nel 1643 giunse alla Corte di Francia, dove la reggente Anna d'Austria gli concesse l'incarico di Ministro della Carità, per organizzare su scala nazionale gli aiuti ai poveri.
Si spense a Parigi la mattina del 27 settembre 1660 a 79 anni; ai suoi funerali partecipò una folla immensa di tutti i ceti sociali; fu proclamato Beato da papa Benedetto XIII il 13 agosto 1729 e canonizzato da Clemente XII il 16 giugno 1737.
Federico Ozanam
Federico Antonio Ozanam nacque a Milano il 23 aprile 1813 da una famiglia con radici ebraiche. All'età di due anni, si trasferì con la famiglia a Lione, dove ebbe inizio la sua formazione scolastica che culminò con la laurea in giurisprudenza nel 1836.
Durante gli studi collaborò a vari giornali e organizzò numerose Conferenze di storia, ma la caratteristica principale fu l'orientamento verso l'assistenza ai più indigenti.
Così, nell'aprile del 1833 insieme ad alcuni amici, come lui parrocchiani della chiesa parigina di Saint-Étienne-du-Mont, prese la decisione di fondare una piccola società votata all'aiuto dei poveri, che prese il nome di Conferenza di carità.
Nel 1835 la Conferenza si mise sotto la protezione di San Vincenzo de' Paoli mutando la denominazione in Società di San Vincenzo de' Paoli, ancor oggi una delle maggiori organizzazioni cattoliche.
Nel 1836 si laureò in Giurisprudenza e nel 1838 in Lettere.
L'anno dopo fu nominato professore di Diritto Commerciale a Lione, nel 1840 fu nominato professore assistente di letteratura straniera alla Sorbona e si stabilì quindi a Parigi dove iniziò un'intensa carriera accademica e giornalistica.
Nel 1853, ammalatosi, si dimise dai suoi incarichi universitari e partì per l'Italia in cerca di sollievo. Morì a Marsiglia, durante il viaggio di ritorno, probabilmente per un problema renale.
Luisa di Marillac
Luisa nacque il 12 agosto 1591 a Parigi e passò buona parte della sua giovinezza in pensione nel monastero reale di San Luigi di Poissy, dove oltre all'educazione di base ottenne una buona formazione umanistica e venne iniziata al suo cammino spirituale.
Fervente cattolica, sviluppò una forte vocazione che la portò molto vicina all'entrata nell'ordine delle cappuccine, ma nel 1624 incontrò Vincenzo de Paoli, il quale aveva iniziato a fondare le confraternite della Carità.
Dal 1625 al 1629 Vincenzo riuscì a poco a poco a portare Luisa verso il bene del prossimo, piuttosto che verso la propria devozione, fino ad incaricarla della missione presso le dame della Carità.
Il 19 febbraio 1630 Vincenzo, al ritorno da una missione a Suresnes, le inviò Margherita Naseau, una giovane mandriana di quel villaggio, la quale aveva imparato a leggere per formare la gioventù dei dintorni che si offriva per il servizio dei poveri. Alla sua morte, Luisa, in accordo con Vincenzo, riunì queste giovani nella Compagnia delle Figlie della Carità (1642) e poco alla volta fondò lei stessa dovunque nuove comunità dove l'emergenza si faceva sentire.